Il Sant’Orsola si rituffa in Divisione C

Sabato il debutto in campionato della seconda squadra sarda: molte facce nuove in campo e grandi ambizioni

03/10/2013

SASSARI. Più uno contro uno e gioco di letture. Con un occhio al risultato e l'altro alla crescita dei giovani. Il Tavoni Sant'Orsola Sassari affila le unghie in vista della nuova avventura nella Divisione C di basket. La squadra sassarese sarà in campo, sabato, alle 18, al palasport di via Rockefeller per l’esordio nel primo derby stagionale contro i cugini dell’Olimpia Cagliari.

«I numeri parlano chiaro – dice Pietro Carlini, il tecnico chiamato a sostituire Andrea Bellino sulla panchina dei neroarancioni - siamo la seconda squadra maschile della Sardegna. Sentiamo questo peso sulle spalle ma allo stesso tempo siamo orgogliosi del risultato».

Cosa cambia con lei in panchina, rispetto al passato?

«Probabilmente faremo una pallacanestro più basata sull'uno contro uno, sulle situazioni di gioco e sulle letture. In due parole, tanto “penetra e scarica”, pick and roll e post basso».

Torna al Sant’Orsola dopo l’esperienza del ‘96/2000.

«Ne sono felice. Ritorno a far parte di una realtà che in questo momento è in ascesa. A Sassari, oggi, non c’è tantissimo e il S. Orsola rappresenta il top del basket del nord dopo la Dinamo, sono onorato dunque di essere stato chiamato a guidare la società di maggior prestigio in Sardegna in questo momento dopo la Dinamo».

Tanti cambiamenti nel roster.

«Abbiamo perso i due Spissu, Cossu e Jacob Samoggia, tutti emigrati a fare esperienze importanti in squadre della penisola in campionati superiori. Tanto potenziale offensivo sostituito da Tola e Pisano, diventati over e a cui abbiamo deciso di dare fiducia. Ma sono arrivati anche Merella, Piras, Spano e Doro dalla Dinamo 2000 e Acca si è aggregato dalle giovanili. Sarà dura ma ci crediamo».

Ambizioni?

«Voliamo basso. La Divisione C è un campionato impegnativo dove devi allenarti forte per fare bene».

Cosa pensa delle altre sarde?

«I roster, a grosso modo, si equivalgono. Vedo un tantino avanti l’Olimpia di Grandesso, ha un quintetto che può ambire a giocare da protagonista i playoff. A Calasetta invece l’entusiasmo per aver vinto un campionato difficile come la C regionale dello scorso anno e la fresca promozione faranno la differenza quando ci sarà da lottare per la salvezza».

Mauro Farris

Da La Nuova Sardegna: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sport/2013/10/03/news/il-sant-orsola-si-rituffa-in-divisione-c-1.7857596