Il segreto del Tavoni è il tuttofare Medda

I sassaresi brillano al vertice della Divisione C di basket grazie al carattere e all’umiltà dell’esterno, uno dei veterani

31/01/2013

SASSARI. Tante piccole cose ma fatte bene e soprattutto al momento giusto.
Marco Medda, esterno classe 1987, è uno dei veterani della Tavoni Sant’Orsola Sassari, uno di quelli che due anni fa hanno vissuto l'esperienza del campionato vinto in regular season ma sfumato in semifinale, uno di quelli che la scorsa stagione ha gioito per il salto di categoria, e che adesso è tra i principali protagonisti della corsa al vertice dei neroarancioni nella Divisione nazionale C di pallacanestro.
«Nonostante la mia carta di identità mi sento ancora cestisticamente giovane e carico di entusiasmo. Provo sempre a fare del mio meglio quando richiesto, la difesa è una delle mie peculiarità e mi piace essere chiamato a marcare avversari difficili».
«Spero di riuscire a migliorare e a dare continuità alle mie percentuali di tiro – dice ancora Marco –, ma come ognuno dei miei compagni punto a dare il mio contributo, a portare il classico mattoncino che possa poi dare giovamento all'intera squadra. Non faccio proclami, non ne ha mai fatto la società ed è per questo che ci godiamo questo momento».
Un momento più che positivo. «Ora, pur tenendo alto il livello di attenzione, proviamo a guardare la parte alta della classifica, senza false illusioni ma con la voglia di vincere il più possibile per toglierci delle soddisfazioni».
Lucida e assennata l'analisi di Marco Medda, ragionata e costruita sull'esperienza maturata in campo. Non ci sono stonature nel suo pensiero, quello di un uomo squadra che gioca di squadra: «Abbiamo dei punti fermi nel nostro roster, giocatori come Brembilla e Desole che conoscono a fondo la categoria e ci danno una grossa mano. Ma tutti siamo parte integrante di questo progetto, e al di là della retorica dico senza alcuna esitazione che è proprio il gruppo la nostra forza. Siamo tanti, facciamo tournover, abbiamo minutaggi distribuiti ed anche nelle difficoltà restiamo compatti perché vogliamo aiutarci, darci una mano».
Ultima fermata Viterbo: «Forse dovevamo e potevamo chiudere il discorso quando eravamo sul 20, loro però avevano fame di punti, hanno buoni giocatori e si sono rifatti sotto. Alla fine abbiamo vinto, di tempra e carattere. Siamo rimasti calmi nel finale e questo è comunque un passo avanti».
Prossimo avversario, ancora in casa, Cassino: «Siamo in casa, dobbiamo sfruttare il vantaggio – chiude Marco Medda -. Sono un team fastidioso, non sono in un buon momento ma non dobbiamo certo sottovalutarli».