Il Tavoni non recrimina e si prepara al derbissimo con l’Olimpia

Perdere di un punto, in trasferta, dopo due tempi supplementari e un match equilibrato, non piace ma può far parte del gioco.

13/11/2012

Perdere contro la Tiber Roma dopo aver rischiato di vincere con un canestro annullato per sfondamento, è però difficile da digerire, anche per un allenatore pacato come quello del Tavoni Sant'Orsola Sassari, Andrea Bellino: «A mio avviso i ragazzi hanno disputato un'ottima partita, abbiamo avuto delle pause, ma molte meno rispetto all'ultima uscita – spiega il tecnico neroarancio -. Siamo stati avanti a lungo, eravamo -3 a fine regolamentari, sul timeout abbiamo disegnato la rimessa e Marco Spissu ha impattato. Il primo overtime è andato ok, nel secondo qualche fischio discutibile come un blocco irregolare. Poi l'azione finale, uno sfondamento fischiato a 9” dalla sirena ma inesistente. Una prospettiva che muta passando dalla possibile vittoria al ko».
Bellino rivive come fossero attuali quegli istanti: il contropiede del Tavoni, Pilo che schiva l'avversario pronto a prendere lo sfondamento e segna, nessuno che finisce a terra, nessun contatto, poi l'arbitro fischia, canestro non valido e sfondamento. «Non è successo nulla. Il coach Tiber e i dirigenti si sono complimentati con noi per la partita e scusati per l'epilogo, una parte del pubblico è rimasta esterrefatta – attacca l'allenatore neroarancio -. Io non penso alla malafede, ma è dura perché rischi di pensare che ti gira tutto storto, non influenza certo la stagione ma cambia l'approccio al momento attuale». Prossima fermata il derby tutto sardo con l'Olimpia: «Siamo in crescita, limiamo le sbavature e presentiamoci all'appuntamento. La ruota ricomincerà a girare...».